Agosto, finalmente si va in vacanza!
Un periodo lontano da casa, all’insegna del divertimento e del relax, fa bene proprio a tutti, anche alle donne in gravidanza e in allattamento.
Se la futura o neo mamma se la sente, infatti, nulla vieta di trascorrere qualche giorno di riposo nel luogo che preferisce.
In villeggiatura, infatti, è possibile staccare dallo stress e dal lavoro quotidiano, si respira aria buona e ci si rigenera, ricaricandosi di energie.
Se la gravidanza è fisiologica, procede bene senza presentare particolari complicazioni, come pressione alta, diabete o altri disturbi, non è necessario modificare le proprie abitudini, né tantomeno rinunciare alle vacanze.
Anzi, se il ginecologo darà l’ok, ci si potrà recare dappertutto, mare o montagna, seppur con le dovute attenzioni.
Ovviamente, prima di iniziare a preparare le valige, bisognerà tenere in considerazione alcuni fattori:
• L’epoca gestazionale
Il miglior periodo per viaggiare durante i 9 mesi è quello tra il quinto e il settimo mese, quando nausea e vomito sono spariti, ci si sente di nuovo in forma e non ancora appesantite dal peso del pancione.
Tuttavia, contrariamente a quanto si pensi, anche nel primo trimestre non ci sono particolari problemi.
Nel secondo trimestre, invece, soprattutto dalla 27^ settimana in poi, meglio recarsi in luoghi che abbiano vicino una buona struttura ospedaliera: sebbene accada raramente, c’è un rischio di parto prematuro, che a quest’epoca gestazionale richiede l’assistenza di un centro specializzato.
Più si avvicina il termine della gravidanza, più è importante che nelle vicinanze vi sia un ospedale.
• Scelta della meta
In caso di vacanze all’estero, sicuramente saranno da considerare i rischi connessi alla qualità delle condizioni igienico-sanitarie del luogo di destinazione e delle potenziali patologie che potrebbero essere contratte, durante il soggiorno.
Se si ha intenzione di recarsi in un Paese fuori dall’area europea, occorre prima valutare con il proprio medico l’eventuale somministrazione di antibiotici o vaccinazioni, da eseguire preventivamente.
In linea di massima sono sconsigliati i viaggi in aree a rischio di malaria, febbre gialla o zone troppo remote.
• Il mezzo di trasporto
Viaggiare in auto, in treno e in nave, è in genere sicuro, anche se il mezzo più indicato alle gestanti per i lunghi spostamenti è sicuramente l’aereo, che non sottopone la donna, a sobbalzi laterali o verticali.
Solitamente il volo è consentito, a seconda delle compagnie aeree, entro la fine della 36^ settimana di gravidanza (32^ nel caso di gravidanze gemellari).
Stare seduti per lunghi periodi di tempo, però, può comportare crampi alle gambe, piedi e caviglie gonfie e aumentare il rischio di trombosi e vene varicose.
Per questo motivo, potrebbe essere di giovamento indossare calze elastiche a compressione graduata, muoversi spesso facendo piccoli esercizi o movimenti con le punte dei piedi oppure tenere sollevati gli arti inferiori, per agevolare la circolazione sanguigna.
• La dieta corretta in viaggio
La diarrea del viaggiatore colpisce frequentemente le donne in stato di gravidanza.
Questa fastidiosissima infezione si potrà prevenire prestando particolare attenzione a rispettare alcune regole:
Non bere acqua di rubinetto, non usarla nemmeno per lavarsi i denti.
Servirsi solo di bevande imbottigliate e ben sigillate.
Non consumare carne o pesce crudi.
Non aggiungere ghiaccio alle bibite.
Non mangiare gelati o cibo di strada.
Stare alla larga da frutta e verdura se non accuratamente lavata e sbucciata.
Hai dubbi o curiosità sull’argomento? Contattaci… lo staff della Farmacia San Francesco risponderà a tutte le tue domande.